Ormoni tiroidei e Tiroide
La maggior parte degli effetti degli ormoni tiroidei (tiroxina) sono dovuti all’aumento del consumo periferico (cellulare) dell’ossigeno (O2). Ciò determina l’aumento della temperatura corporea.
Noi sappiamo quanto sia importante avere una corretta temperatura corporea vicina ai 37° centigradi.
Questo permette il miglior funzionamento dei nostri enzimi, soprattutto digestivi e metabolici.
Siamo per questo animali omeotermi, ossia con temperatura costante.
Nei mammiferi, gli ormoni tiroidei sono importantissimi anche per la crescita fisica e psichica, infatti la loro assenza nell’infanzia genera il nanismo ipotiroideo oltre al cretinismo.
Sono responsabili del metabolismo dei grassi ed accelerano l’assorbimento intestinale dei carboidrati.
Gli ormoni tiroidei sono tre.
La triiodotironina (T3) è più potente della tiroxina (T4).
La triiodotironina invertita riduce il colesterolo ematico. Però, è metabolicamente inerte e può addirittura bloccare in parte l’attività della tiroxina.
In sintesi, appare come una sorta di regolatore funzionale dell’attività della tiroxina, e, quindi, della tiroide stessa !
L’azione principale è quella calorigena, utile a mantenere costante la temperatura corporea.
La tiroxina aumenta il consumo di O2 di quasi tutti i tessuti metabolicamente attivi.
Fanno eccezione il cervello, i testicoli, l’utero, le linfoghiandole, la milza e l’ipofisi anteriore.
Nell’ipofisi, deprime il consumo di 02, forse mediante inibizione della secrezione di TSH.
L’aumento del Metabolismo Basale (MB), prodotto da una singola dose di tiroxina, comincia dopo una latenza di parecchie ore e dura 6 o più giorni.
L’entità dell’effetto calorigeno dipende dalla velocità di secrezione delle catecolamine e dalla velocità del metabolismo basale prima dell’assunzione.
Se la velocità era bassa, l’aumento è grande; mentre se era già alta, l’aumento è piccolo.
Questo accade non solo negli eutiroidei, ma anche nei pazienti senza tiroide trattati con tiroxina.
La causa per cui questo effetto è ridotto quando il MB è veloce rimane sconosciuta, ma lascia supporre che il MB non dipende solo ed esclusivamente dalla funzione tiroidea!
L’azione calorigena determina altri effetti.
La tiroxina accelera il metabolismo. Per questo, se la dieta non viene aumentata, ma ridotta (restrizione calorica) vengono catabolizzate proteine e grassi endogeni. Questo porta alla perdita di peso.
In bambini ipotiroidei, la tiroxina in piccole dosi rende positivo il bilancio azotato. Inoltre,, stimola l’accrescimento, ma a forti dosi determina un catabolismo proteico simile a quello che produce nell’adulto.
La risposta catabolica dei muscoli scheletrici può essere molto intensa. Ciò determina una debolezza muscolare, che può costituire un sintomo preminente, con creatinuria abbondante (miopatia tireotossica).
La mobilizzazione di proteine delle ossa porta a ipercalcemia e/o ipercalciuria, e ad un certo grado di osteoporosi.
Importante sottolineare che la pelle è costituita da proteine (collagene, elastina, ecc) combinate con acido ialuronico o con acido condroitinsolforico, polisaccaridi.
Nell’ipotiroidismo questi composti si accumulano, causando la ritenzione d’acqua e il caratteristico gonfiore della pelle (mixedema).
Somministrando tiroxina, queste proteine vengono catabolizzate. Questo produce una diuresi continua fino alla scomparsa del mixedema.
La secrezione di tiroxina aumenta in ambiente freddo.
Questo determina l’aumento nella produzione di calore (termogenesi da tiroxina), contribuendo, soprattutto, al mantenimento della temperatura corporea.
Con dosi eccessive dell’ormone si ha abbastanza calore in più da dare un lieve rialzo termico. Questo, a sua volta, stimola i meccanismi di dispersione del calore.
La resistenza periferica diminuisce per effetto della vasodilatazione cutanea.
La gittata cardiaca, invece, aumenta per l’effetto combinato sul cuore della tiroxina e delle catecolamine. Questo aumenta sia la frequenza cardiaca che l’ampiezza del polso, riducendosi, soprattutto, il tempo di circolazione.
In assenza di tiroxina, si ha una lieve anemia per depressione midollare e riduzione dell’assorbimento di cianocobalamina (Vit. B12).
La tiroxina corregge queste deficienze.
La secrezione lattea si riduce nell’ipotiroidismo, inoltre, è necessaria per la normalità del ciclo mestruale e per la fecondità.
Terapia
Ogni terapia deve mirare ad attivare il metabolismo.
Questo rappresenta l’insieme delle funzioni biologiche finalizzate, soprattutto, al consumo energetico. Agire sul metabolismo sortirà un sicuro effetto di attivazione della funzione tiroidea. Questo ripristina, soprattutto, la normale funzionalità.
Questo ci permetterà di superare la condizione di ipotiroidismo.
Al contrario, una terapia ormonale sostitutiva cristallizzerà la condizione di inefficienza tiroidea. Ciò determina, soprattutto, una condizione permanente di ipotiroidismo.
Il nostro obiettivo nel ripristino della funzione tiroidea è, soprattutto, quello di attivare il metabolismo del grasso. Questo si ottiene, soprattutto, inibendo la secrezione di insulina, così da invertire la condizione di iperinsulinismo ed ipotiroidismo.
Integrazione
Per questo consigliamo una integrazione con Garcinia Cambogia, Curcumina, ed Acido Alfa Lipoico (ALA).