Digiuno assoluto contro con Integrazione Proteica
Il digiuno viene attuato nel trattamento delle più gravi ed invalidanti forme di obesità.
Il digiuno richiede sempre una supervisione medica e va protratto fino al raggiungimento degli obiettivi desiderati.
Solitamente, l’obiettivo finale è il raggiungimento del peso corporeo “ideale”.
Tale peso corporeo ideale viene calcolato in base al sesso, et?, tipo di corporatura ed attività fisica.
Intraprendere un digiuno assoluto ha dei vantaggi:
il rapido calo ponderale, che dona maggiore agilità e resistenza alla fatica,
diuresi aumentata, che riduce gli edemi periferici e migliora la funzionalità cardiaca,
scompaiono rapidamente la sonnolenza ed i disturbi del sonno
in pochi giorni, scompare il senso di fame,
aumenta la motivazione del paziente nel proseguire, grazie agli immediati risultati ottenuti.
Per? si va incontro ad inconvenienti, in quanto in poco tempo si ha una perdita cospicua della massa muscolare.
Infatti, nella prima settimana il calo ponderale è dovuto, soprattutto, per il 45-55% a perdita di acqua, mentre, per il 7-10% a perdita di proteine (muscoli), e solo per il 40-50% a perdita di lipidi.
Però, già nella terza settimana di digiuno assoluto il calo ponderale ? dovuto al 15-20% per l?acqua, il 20-30% per le proteine e del 50-60% per i grassi.
Digiuno con Integrazione Proteica
Proprio per i limiti del Digiuno assoluto, la Medicina Ufficiale non lo utilizza, a favore del Digiuno con Integrazione Proteica (G. Crepaldi e altri, Malattie metaboliche, Medicina Interna Zanussi, UTET, pagg. 230 e successive,1985)
Per questo, oggi ha avuto molto successo il Digiuno con Integrazione Proteica.
L’integrazione proteica garantisce, anche con un ridotto apporto calorico, non superiore alle 800-1000 kcal, un apporto di 1,2 grammi di proteine per kilogrammo di peso corporeo ideale per le donne e 1,5 grammi /proKg peso ideale per gli uomini.
Cos?, si garantisce un bilancio azotato in 3-4 giorni e soprattutto una perdita della massa muscolare inferiore al 4%.
Addirittura, in alcuni pazienti, si ? notato un chiaro incremento delle masse muscolari, utilizzando proteine a lento rilascio.
Le Chetoproteine Bernardis
Sono proteine, a lento rilascio, in grado di garantire aminoacidi ed oligopeptidi per almeno 7 ore tra un?assunzione e l?altra.
Si riesce cos? anche a contrastare, in modo efficace, il Digiuno Notturno, causa del catabolismo muscolare. Invece, assumendo le Chetoproteine Bernardis si garantisce l?anabolismo muscolare, al contrario, del catabolismo.
Nel digiuno con integrazione proteica, nei soggetti non fortemente insulino-resistenti, grandi obesi e diabetici gravi, si pu? ammettere una piccola quantit? di carboidrati dai 25 ai 30 grammi/die, senza intaccare lo stato di chetosi.
E? in ogni caso indispensabile la somministrazione di vitamine e sali minerali, oltre che aumentare l?apporto idrico con almeno 2 litri al giorno.
Il digiuno modificato, con integrazione proteica, ? applicabile per lunghi periodi, sotto controllo medico.
Esso ? indicato quando sia imperativo un rapido e cospicuo calo ponderale:
in pazienti obesi con cardiopatia scompensata,
oppure con sindrome da ipoventilazione alveolare,
oppure con grave artropatia da carico o in obesi che dovranno essere sottoposti ad interventi di chirurgia, anche bariatrica.
