La pelle del viso diventa secca in menopausa
Infatti, con la menopausa, oltre ai tipici sintomi, quali vampate di calore, aumento della sudorazione, e del peso, un problema secondario, ma non di minore importanza sono i sintomi secondari.
Fra questi la comparsa della pelle secca, soprattutto sul volto.
Per fortuna, questa è uno degli effetti secondari più facilmente gestibili.
Ricordiamo che, l’idratazione della pelle del viso è determinata da vari fattori, sia interni che esterni.
Fattori interni
I fattori interni sono strettamente legati all’alimentazione ed allo stile di vita.
Tra questi sottolineiamo quello di bere, almeno, 1 litro e mezzo di acqua al giorno, soprattutto se si svolge una regolare attività fisica.
Fattori esterni
Infatti, l’idratazione delle cellule che compongono l’epidermide del viso si abbassa al di sotto dell’8-10%, la pelle diventa secca, ruvida e screpolata.
Tra i fattori esterni: il freddo ed il caldo eccessivi, l’aria privi di umidità, raggi UV, ecc.
Oltre, ai cosmetici adatti per ogni tipo di pelle, per garantire il naturale film idrolipidico, evitando l’evaporazione dell’acqua intrinseca, è importante mantenere adeguati livelli tissutali di collagene ed acido ialuronico.
Con l’avanzare dell’età, le cellule tendono naturalmente ad invecchiare e la struttura delle loro membrane cambia, divenendo più vulnerabili ai fattori esterni.
Di grande significato, poi è il cambiamento ormonale, responsabile della pelle secca in menopausa.
Per questo, gli estrogeni possono essere considerati dei veri e propri ormoni anti-age.
Quando la loro produzione ovarica diminuisce con la menopausa la pelle appare più secca e sottile e, di conseguenza, più delicata.
I primi segnali sono gli episodi di flushing, ossia l’arrossamento del volto e l’aumento della secchezza, con notevole riduzione nella produzione di sebo, sensazione di assottigliamento e comparsa di rughe.
Importanza del collagene
Tutto ciò è dovuto, in larga parte, ad una diminuzione del collagene all’interno delle cellule e della matrice extra-cellulare.
In media, una donna in menopausa ne perde il 2,1% l’anno.
Tale riduzione diventa rapida durante la menopausa e i primi anni della post-menopausa, raggiungendo un calo del 30% nei primi cinque anni.
Questa riduzione inizia intorno ai 40 anni, ma si accentua dopo l’inizio della menopausa.
Prima si entra in menopausa e prima si andrà incontro ad un invecchiamento precoce della pelle. Gli estrogeni, infatti, influenzano la produzione di collagene ed elastina, attraverso alterazioni significative del normale ciclo cellulare dei cheratinociti e la riduzione dell’attività dei fibroblasti, cellule deputate alla sintesi del collagene stesso.
Diversi studi hanno dimostrato la funzione regolatoria degli estrogeni, che controllerebbero l’attività dei cheratinociti e dei fibroblasti.
Inoltre, gli estrogeni hanno un effetto protettivo verso numerose cellule e tessuti, compresa la cute, rispetto allo stress ossidativo causato da fattori ambientali di varia natura.
Tale effetto sarebbe in parte mediato dalla particolare struttura chimica di questi ormoni in grado di interagire direttamente con i radicali liberi dell’ossigeno, neutralizzandone la reattività.
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Ovviamente, consigliamo, anche di mantenere uno stile di vita sano in termini di alimentazione, e di movimento, evitando fumo e alcol e proteggendo sempre attentamente la nostra pelle contro il freddo, ma soprattutto contro il sole in estate!
Oltre alla pelle ti ringrazieranno anche le mucose, i capelli, le unghie e le ossa, e, soprattutto, le articolazioni.