Acne e Argilla Non solo un problema adolescenziale
L’acne rappresenta, sicuramente, uno dei disturbi cutanei più diffusi. L’Argilla è un rimedio naturale utilizzato da tempi lontanissimi nella cura dell’acne.
Questa interessa principalmente i giovani dai 12-13 anni, ma può presentarsi anche dai 30 anni in poi.
In molti casi, tende a scomparire da sola dopo un certo numero di anni.
Ma, se non viene curata, opportunamente, può lasciare sulla pelle cicatrici, anche profonde, e molto antiestetiche, soprattutto nel sesso femminile.
Oltre al danno cutaneo, l’acne può provocare anche disturbi psicologici, soprattutto nei giovani, poiché colpisce, in particolar modo, la pelle del viso.
Da ciò, si può comprendere quanto sia importante intervenire con le cure, precocemente.
Comprendere quali siano le cause è fondamentale per impostare un corretto e mirato approccio terapeutico.
La pelle
La nostra pelle contiene in un solo centimetro quadrato circa 100 ghiandole sudoripare e 16 ghiandole sebacee.
Queste ultime sono poste alla base dei peli e producono una particolare sostanza chiamata sebo che, insieme al sudore, forma una specie di mantello acido-liquido su tutto il corpo.
Tutto ciò permette una difesa passiva, di barriera, e attiva, di disinfezione, contro batteri, parassiti e funghi.
Le ghiandole sebacee secernono, in particolari condizioni, più sebo del normale, in particolare, nella pubertà e nella menopausa.
Durante la pubertà e la menopausa, accadono modificazioni ormonali importanti come:
l’aumento degli androgeni nella pubertà, ormoni maschili, presenti in quantità limitate, anche nelle donne, e l’aumento del progesterone nella menopausa.
L’acne
L’acne è un disturbo che interessa proprio le ghiandole sebacee, e chi ne soffre ha una particolare sensibilità ghiandolare agli ormoni androgeni e progestinici.
E’ ancora da chiarire il perché di questa maggiore “sensibilità” in alcune persone.
Si è pensato a fattori genetici, per cui una pelle particolarmente “grassa” può essere ereditata; però non è stato dimostrato che i figli di genitori che soffrano di acne andranno incontro sicuramente a questo disturbo.
E’ importante però sottolineare che la pelle grassa predispone all’acne poiché l’eccesso di sebo può formare il cosiddetto punto nero, o comedone, prima manifestazione del processo acneico.
In alcuni soggetti affetti da acne, si sono riscontrati nel sangue ormoni in eccesso, in molti altri, invece, i dosaggi ormonali sono nella norma.
E’ vero tuttavia che in tutte le persone con acne si sono trovate concentrazioni ormonali aumentate a livello cutaneo.
Anche la dieta svolge un ruolo fondamentale
Imputabile anche l’assunzione eccessiva di grassi e Carboidrati ad alto Indice Glicemico (IG), con una azione diretta sulle ghiandole sebacee, in grado di aumentare, più che causare, l’acne.
Soprattutto per quanto riguarda gli zuccheri (Carboidrati ad alto IG), sperimentazioni farmacologiche hanno rilevato che l’assunzione, a piccole dosi, di “ipoglicemizzanti orali”, utilizzati nel diabete, possono migliorare l’acne.
Ovviamente, questo evidenzia solo il fatto che all’origine dell’acne cioè oltre ad una condizione predisponente (ereditarietà e ormonale) anche un insieme di fattori scatenanti, tra i quali appunto l’insulinoresistenza (IR).
Ma non ultimo lo stress, che sappiamo come l’IR aumentare i livelli di cortisolo circolanti.
Infatti, in particolari periodi di tensione, come per esempio quando si è sotto esame, l’acne tende ad aumentare. Che lo stress sia una delle cause dell’acne è però ancora da dimostrare, anche se è vero che gli stress emotivi possono aumentare la produzione di ormoni, in particolare cortisolo ed adrenalina.
Peraltro l’acne stessa per il disagio sociale che procura, particolarmente negli adolescenti, è fonte di stress causando un circolo vizioso: acne-stress-aumento ormoni-aumento acne.
Stitichezza ed Acne
Anche la stitichezza spesso è causa di acne. Più che influenzare gli ormoni la pigrizia intestinale causa una mancata eliminazione delle tossine, da parte dell’intestino e da parte del fegato. Così che superata la barriera epatica l’ultimo emuntore disponibile nel grande circolo è proprio la pelle, che con i suoi cinque metri-quadri di superficie traspirante e secernente.
Questo fa diminuire l’efficacia del “mantello cutaneo” prodotto dalle ghiandole sebacee e dalle ghiandole sudoripare. Molte volte infatti, in casi lievi di acne, la correzione del disturbo intestinale ha portato un sensibile miglioramento della dermatosi.
Acne e psiche
Dal punto di vista psicologico, le malattie della pelle hanno sempre creato molto interesse. Attualmente anche i dermatologi più tradizionalisti ammettono che la componente psicosomatica sia importante davanti a riscontri evidenti quali il legame tra stati ansiosi e aumento dei disturbi cutanei.
La zona in cui si presenta maggiormente l’acne è il volto e non sono rare le sue localizzazioni anche sulle spalle e sul torace.
Patogenesi
Inizialmente, è caratterizzata dai cosiddetti punti neri (o comedoni).
Questi sono dei veri e propri “tappi” di cellule o di altre sostanze che occludono lo sbocco di uscita di una ghiandola sebacea.
Il risultato è un rigonfiamento cutaneo, dovuto alla secrezione sebacea che non riesce a fuoriuscire.
Questo ingorgo avviene per l’iperproduzione di sebo da parte della ghiandola sotto gli influssi ormonali.
A questa prima fase, segue la seconda fase detta infiammatoria o pustolosa.
E’ il classico brufolo, un’infiammazione locale importante. I brufoli si moltiplicano, per cui la cute si riempie di foruncolini gialli, pustole, determinati da colonie di batteri della pelle che infettano i dotti escretori sebacei occlusi.
Quello che però la terapia mira ad evitare, è la terza fase chiamata nodulocistica. Si possono formare appunto noduli, cioè espansioni molto dure delle pustole che lasceranno inevitabili cicatrici.
In età adulta, soprattutto in chi è dedito al fumo e all’alcool, e a volte all’inizio della menopausa, può presentarsi l’acne cosiddetta “rosacea”. La differenza con l’acne giovanile sta nella manifestazione iniziale, cioè il volto presenta chiazze rosse con dilatazione dei vasi sanguigni superficiali. Successivamente anchéessa può manifestarsi con la fase pustolosa e quella nodulo-cistica.
Terapia
Data la eziopatogenesi multifattoriale dell’acne, la terapia è inevitabilmente polivalente.
Vediamo come la medicina “ufficiale” interviene per curare questa dermatosi.
Essa si divide in tre tipi di interventi, uno locale ed uno sistemico, farmacologici ed uno chirurgico.
Nella fase iniziale viene sconsigliata la pratica dello schiacciare i punti neri, a meno che non ci si affidi alle mani esperte di un’estetista.
Esistono invece prodotti a uso locale che riducono la produzione di sebo e che esfoliano la cute eliminando il cosiddetto “tappo”.
Sono tutti prodotti derivanti dalla vitamina A.
Sono disponibili anche creme che agiscono contrastando l’influsso ormonale sulle ghiandole sebacee, prodotti da usare nella fase infiammatoria, però, sotto controllo medico.
Farmaci più impiegati
Sistematicamente, due sono i farmaci più comunemente impiegati:
- gli antibiotici sia a uso locale che ingeriti, finalizzati a debellare la fase infiammatoria-pustolosa;
- la pillola anticoncezionale, che riduce considerevolmente la produzione ormonale.
Per la fase nodulo-cistica si utilizzano diversi antibiotici, molto potenti che però hanno serie controindicazioni ed effetti collaterali.
La chirurgia per gliesiti cicatriziali da acne utilizza il laser sia per ridurre le infiammazioni che per migliorare le cicatrici.
Un altro metodo è la dermoabrasione, cioè attraverso una vera e propria operazione chirurgica si “raschia” lo strato superficiale della pelle per eliminare le cicatrici.
Terapia alternativa: Argilla
Una terapia alternativa e di ausilio alle strategie locali e sistemiche è fornita, oltre che dall’auricoloterapia, anche dall’uso dell’argilla verde, ideale per pelli grasse.
Senza soffermarci su ciò che noi proponiamo come intervento terapeutico, ricordiamo che l’acne è un “fuoco che cova sotto la pelle” e che non riesce pienamente ad uscire.
Due sono le sue principali manifestazioni: la prima è un’acne che presenta molti comedoni ma con scarse pustole, associata a prurito, pelle grassa e irritata, sete di bevande fredde e stitichezza.
La seconda è un’acne pustolosa (detta da “calore tossico”) associata ad un colore della lingua rosso vivo con patina gialla.
Ovviamente, l’intervento mira a riequilibrare l’energia ed ad individuare le possibili cause dell’acne ed ad intercettarle fino ad eliminazione.
E’ importante ricordare che la pelle è uno dei cinque emuntori del nostro corpo: intestino, fegato, pelle, polmoni e reni.
Ovviamente, per mantenere l’equilibrio interno del nostro organismo tutti e cinque gli emuntori operano in simbiosi così che uno sostituisca o sostenga la funzione dell’altro quando deficitaria.
La pelle è sul circuito del fegato un eccessivo impegno epatico o una sua scarsa efficienza chiamerà in causa la pelle come organo vicariante.
L’applicazione a giorni alterni sulla pelle delle maschere di argilla verde permette di far fuoriuscire il fuoco che cova sotto la pelle, spurgandola.
Tavolette da 190 grammi di Argilla Naturale
L’importanza di integrare Collagene Idrolizzato
Se a queste terapie locali si associa una dieta priva di Carboidrati ad alto IG (farine e zuccheri) e l’assunzione di Collagene idrolizzato con Vitamina C al 200% del V.N.R., si otterranno effetti benefici immediatamente visibili.