Il quarto alimento energetico: il chetone esogeno BHB Beta-Idrossi- Butirrato
Il BHB non è un “chetone”, in senso tecnico, in quanto la sua struttura chimica ha un doppio legame con l’ossigeno, ma è legato a un solo carbonio.
Al contrario, i corpi chetonici hanno una struttura chimica che contiene un legame carbonilico, dove si trova una molecola di carbonio attaccato all’ossigeno con un doppio legame e altri due atomi di carbonio con un unico legame.
Nonostante ciò, BHB è ancora considerato un corpo chetonico, perchè è strettamente correlato all’altro chetone acetoacetato (AcAc), ed insieme all’acetone, rappresentano i corpi chetonici.
BHB ha anche effetti fisiologici simili come AcAC e acetone ed è, infatti, il corpo chetonico predominante circolante in tutto il corpo.
Il BHB costituisce circa l’80% dei chetoni circolanti totali nel nostro sangue.
L’acetatoacetato e l’acetone sono in tutto, il restante 20% e ~ 1%, rispettivamente.
Quindi, BHB è il chetone che si trova nelle massime concentrazioni nel circolo ematico, ed il modo migliore per misurare i chetoni è nel sangue: chetonemia.
Due forme chirali di BHB
E’ interessante notare che esistono due forme di BHB.
Le due forme di BHB sono conosciute come molecole “chirali”, essenzialmente due molecole che sono “immagini speculari” l’una dell’altra, ma con strutture altrimenti identiche.
Una forma, R-BHB, è la molecola prodotta normalmente nel metabolismo umano e animale, attraverso il digiuno, o l’esercizio fisico, oppure con le chetogeniche.
Nel sangue, possiamo trovare soltanto la forma chirale R-BHB.
Solo R-BHB è il Chetone esogeno per produrre energia
R-BHB è l’unica forma di chetone, utilizzabile a scopi energetici, che possiamo scomporre in acetil-CoA e, infine, ATP per l’energia.
L’altra forma di BHB è nota come S-BHB. S-BHB è in realtà solo un intermedio, che precede R-BHB ed è prodotto dall’ossidazione degli acidi grassi.
In effetti, S-BHB non sopravvive neanche il tempo necessario per uscire dai mitocondri ed entrare nel circolo sanguigno.
Quindi, quando si parla di BHB, ci si riferisce alla sola forma R.
-
Chetofat MTCProdotto in vendita12,00€
La Chetosi genera BHB
BHB, insieme ad AcAc e acetone, vengono immessi in circolo dal fegato quando si è in uno stato di chetosi, ma anche in piccole quantità in condizioni normali (non chetoniche).
La chetosi fisiologica è definita come uno stato in cui i chetoni nel sangue sono elevati a un livello superiore a 0,5 millimolare (mM).
Quando si è in chetosi, significa che il corpo sta ossidando (bruciando) il grasso per ottenere energia attraverso la beta-ossidazione, trasformandolo nel fegato in chetoni.
La chetosi normalmente, nella vita di tutti i giorni, è contrastata dall’ossidazione dei carboidrati o glicolisi, dove il glucosio viene bruciato per produrre energia.
Importante capire che esistono due tipi di chetosi: chetosi endogena e chetosi esogena.
Chetosi endogena significa che il corpo produce corpi chetonici “da solo”, senza l’apporto di fonti energetiche esterne (ad es. acidi grassi a catena media MCT).
-
Chetofat MTCProdotto in vendita12,00€
Al contrario, la chetosi esogena deriva da fonti esterne, infatti, i chetoni esogeni sono un pasto ideale per indurre una rapida chetosi fisiologica, se si è in regime di dieta senza carboidrati o con un apporto massimo di 36 grammi /die.
Per cui, le vie sono due o bruciare il tuo grasso oppure grasso dal cibo, per produrre energia.
A questo punto, è importante non confondere la chetosi fisiologica (endogena o esogena che sia) con la chetoacidosi diabetica (DKA), che in realtà è una condizione pericolosa legata al diabete di tipo 1 (e anche ma meno spesso in quelle con diabete mellito o diabete di tipo 2).
In DKA, un’elevata quantità di chetoni si accumula nel sangue, creando acidosi metabolica in cui sono elevati i chetoni, ma anche la glicemia, ma questa è una malattia!
I vantaggi di una chetosi esogena
-
Chetolampone BernardisProdotto in vendita10,00€
I benefici del BHB e della chetosi fisiologica possono essere raggiunti senza manipolare lo stile di vita o la dieta. Questo sembra impossibile.
La chetosi può anche essere raggiunta usando fonti esogene (esterne), in particolare integratori a base di BHB.
Chetoni esogeni
Gli integratori chetonici esogeni sono un’alternativa più rapida all’aumento del BHB nel sangue e sono utili agli atleti, come a chi cerca di migliorare le funzioni intellettive.
I chetoni esogeni si presentano in molte forme tra cui sali di chetoni, olio MCT ed esteri di chetoni.
Soffermiamoci sui sali di chetoni per innalzare BHB.
Sali BHB
I sali di BHB sono integratori che contengono un chetone (BHB) legato a un minerale, come sodio o potassio.
Quando questi integratori vengono consumati, il sale si dissocia nei suoi singoli ioni e rilascia BHB, che quindi aumenta le concentrazioni circolanti di BHB nel sangue, a livelli intorno a 0,5 mM – 1 mM.
I sali chetonici sono un modo economico per aumentare il BHB nel sangue rispetto ad altri integratori.
Nessun effetto collaterale significativo
Si è avuto con l’assunzione di chetoni esogeni.
Unici possibili effetti collaterali potrebbero essere un innalzamento dei livelli di sodio o potassio, e qualche raro fastidio gastrointestinale, ma solo in soggetti predisposti.
Di solito, però, l’apporto di sodio e potassio si è rivelato utile per prevenire il possibile squilibrio, conseguente ad una perdita di minerali con le urine, che in chetosi aumentano.
I Vantaggi di BHB
Non si limitano solo a quello di favorire la chetosi, ma anche per altri ruoli, non solo essere una semplice fonte di energia per il corpo.
Altre funzioni di BHB rivestirebbero ruoli importanti e fino ad ora sconosciuti.
Essi funzionerebbero come molecola di segnalazione per l’espressione genica, aumenterebbero il metabolismo lipidico, avrebbero un’importante funzione neuronale e maggiore produzione di energia metabolica.
In realtà, sembrerebbe essere il carburante più pulito che il corpo possa utilizzare.
Il quarto alimento energetico cellulare: i Chetoni
La funzione principale di BHB sarebbe quella di agire come fonte di energia cellulare.
Il cervello, il cuore, i muscoli scheletrici e altri tessuti corporei sono in grado di utilizzare i chetoni e produrre ATP per alimentarsi.
Vengono bruciati mediante la respirazione aerobica (“con ossigeno”), all’interno dei mitocondri, mediante la chetolisi.
Noi già sappiamo che la cellula utilizza il glucosio e l’ossidazione diretta degli acidi grassi per produrre energia.
Nel caso dei chetoni, aumentano i benefici nell’utilizzare come combustibile i chetoni, rispetto ad altri substrati energetici.
Si è scoperto che bruciare i chetoni per produrre energia è altamente efficiente, ossia si ha una resa energetica maggiore, rispetto agli altri combustibili.
Chetoni: energia pulita
Si è misurata una produzione inferiore di specie reattive dell’ossigeno (ROS), che sono normali sottoprodotti del metabolismo.
Questo è un ottimo dato in quanto i ROS ed i radicali liberi possono avere effetti dannosi, ad alti livelli, poichè possono interagire negativamente con le proteine e con le altre molecole all’interno delle cellule.
Usare chetoni, come combustibile cellulare, porta a una minore produzione di ROS.
Ciò avviene in quanto i BHB producono tanta energia a differenza degli altri combustili, per cui la cellula ottiene più ATP, bruciando meno combustibile (chetoni) e producendo meno radicali liberi (ROS).
Il motore cellulare a chetoni inquina meno. Chiaro!
Inoltre, il BHB protegge dallo stress ossidativo all’interno delle cellule.
In un certo senso, avere un BHB elevato è come avere un “equipaggio di pulizia” per i tuoi mitocondri.
Questa evidenza suggerisce che i benefici sostanziali per la salute e la longevità potrebbero derivare dal “cambiamento” del metabolismo.
Questo cambiamento determina il passaggio dall’ossidazione del glucosio (“combustione dei carboidrati”) ad una combustione dei chetoni, indipendentemente dall’averli ottenuti attraverso o il digiuno, o l’esercizio fisico o una dieta a basso contenuto di carboidrati o chetogenica.
Il cervello adora i chetoni: BHB
Siccome, abbiamo trasportatori di monocarbossilato sulla nostra barriera emato-encefalica, ciò significa che BHB (e altri corpi chetonici) possono viaggiare attraverso questa membrana con relativa facilità.
Una volta all’interno del cervello, BHB può innescare il rilascio di fattori neurotrofici, sostanze chimiche che sostengono la salute dei nostri neuroni.
In particolare, BHB migliora l’espressione di una molecola nota, come fattore neurotrofico derivato dal cervello (BDNF), che è associato a potenziamento cognitivo nonchè a riduzione dell’ansia e della depressione.
BHB e sintesi del GABA
BHB aiuta anche ad aumentare la sintesi di GABA, un neurotrasmettitore inibitorio di cui abbiamo bisogno per la corretta salute del cervello.
Questo è probabilmente uno dei motivi per cui le diete chetogeniche sono benefiche per l’epilessia.
Infatti, GABA può “calmare” i neuroni troppo eccitati che sono una delle cause delle convulsioni.
BHB migliora le funzioni cognitive, riducendone il declino
Un altro ruolo per BHB sembra essere la riduzione del declino cognitivo legato all’età.
BHB ha dimostrato di inibire un complesso noto come inflammasoma NLRP, che potrebbe ridurre i livelli di infiammazione nel cervello.
Molti studi affermano che BHB migliora la memoria e le prestazioni cognitive nella malattia di Alzheimer e nel lieve deficit cognitivo.
In uno studio, BHB ha fatto regredire i sintomi della malattia di Alzheimer.
Oltre a migliorare la salute del cervello con l’età, il BHB potrebbe anche essere un potenziatore cognitivo.
Anche se ancora sono in studio le potenzialitàsulla salute del cervello affetto da malattie, possiamo intanto far riferimento a quanto ci riferiscono molte persone sugli effetti benefici che la dieta chetogenica e i chetoni esogeni producono come energia mentale, chiarezza e concentrazione.
Chetosi immediata con i chetoni esogeni BHB
Questo è uno degli “effetti immediati” , che ognuno di noi può provare su sè stesso iniziando ad assumere i chetoni esogeni, senza attendere i lunghi e “fastidiosi” tempi necessari per indurre una chetosi fisiologica, mediante il digiuno con integrazione proteica.