La bocca: zona d’importanza strategica per l’Uomo
La bocca rappresenta una stazione fondamentale per il corpo umano, dotata di numerose funzioni.
Essa è un importante organo di relazione.
Già nel neonato permette il contatto con la madre e quindi con il mondo esterno.
Nell’adulto, spesso permane questo rapporto diretto attraverso la bocca con il mondo emozionale, esempi ne sono: l’onicofagia, la bulimia, il tabagismo, ecc.
Essa è anche un importante organo sessuale, fondamentalmente, il più importante.
Inoltre, è il primo tratto del tubo digerente e, forse, anche il più importante, in quanto ad essa è affidata la macerazione del cibo e, quindi, la sua digeribilità.
La scelta e la predilezione fra dolce e/o salato è al tempo stesso guida alla scelta del cibo, quanto una risposta alle necessità interne del nostro organismo.
Scelta dei cibi in funzione dello stato infiammatorio
Questo predilige i cibi salati, quando deve sostenere una risposta infiammatoria aspecifica, contro agenti esterni e/o interni; mentre preferisce il dolce per stimolare la produzione di glucorticoidi, che svolgono una prevalente azione antinfiammatoria (es. cortisolo).
Non ultima la sua importanza per la respirazione ove rappresenta un organo ausiliare essenziale, di fronte alle aumentate richieste funzionali.
Quindi, la particolare condizione e la molteplicità funzionale fanno sì che il suo stato rifletta lo stato di salute dell’intero organismo.
Ampia rappresentazione somatotopica
Questa importanza è confermata dalla notevole rappresentazione somatotopica sulla corteccia cerebrale, ove è proiettata l’immagine dell’homunculus.
Questo evidenzia che tanto più è importante una particolare zona anatomica del corpo umano e tanto più estesa è la sua rappresentazione.
In effetti, la metà circa dell’homunculus è cavo orale, sia motorio sia sensitivo.
Per questo, qualunque disturbo nel cavo orale si può ripercuotere in tutti gli apparati, come il respiratorio, l’uditivo, il genitale, il digerente, il locomotore, ecc.
Approccio ampliato al cavo orale
Per questo ogni volta che un Odontoiatra approccia all’apparato stomatognatico, agendo sulla dentatura, deve tener conto del possibile riflesso generale del suo intervento.
Per questo dovrebbe preventivamente informare il suo paziente per la comparsa prossima o remota riguardo alla possibile comparsa di sintomi in altri apparati, talvolta lontani.
E’ fondamentale sottolineare che embriologicamente il sistema dentale, quello nervoso e l’endocrino si differenziano a partire dagli stessi elementi: tubo e cresta neurale.
Sindrome bucco-dentale
Ora dato che più del 50% delle funzioni cerebrali interessano i denti e la bocca, è chiaro che la sindrome bucco-dentale interessa tutto l’organismo soprattutto, come agente stressante in grado di favorire od addirittura innescare la sindrome generale d’adattamento, come venne descritta in passato da H. Seyle.
La sindrome bucco-dentale agisce direttamente sulla postura della testa e con essa di tutta la colonna vertebrale e sul sistema respiratorio, ma anche direttamente sull’apparato gastro-intestinale, insomma, come già detto si ripercuote su tutto l’organismo.
Posturalmente, si riscontrano quasi costantemente: una differente altezza delle spalle; un’alterazione dell’articolazione asse-atlante occipite (OAA); un’inclinazione del capo verso la spalla più alta (latero-flessione); una rotazione del bacino; una scoliosi; una differente lunghezza degli arti inferiori; la presenza di cifosi e lordosi accentuate.
In presenza di cattivo combaciamento fra le arcate dentali, quando il paziente va in serramento, anziché rafforzare la forza muscolare dell’intero organismo, accade che si crei disequilibrio con perdita della forza stessa.
Importanza di un corretto appoggio occlusale
E quando si ristabilisce un appoggio (rapporto) occlusale bilateralmente corretto si vedrà, come per incanto, un ristabilimento generale in tutto l’organismo.
E’ importante sottolineare che le alterazioni posturali, in genere, determinano: spostamenti di alcuni organi, riduzioni del lume vascolare, compressioni nervose, disturbi sull’equilibrio endocrino e metabolico, modificazioni della pressione sanguigna, del ritmo cardiaco, nonché alterazioni della funzionalità tiroidea, cutanea, dell’udito, ecc.
Vari studi dimostrano i benefici sull’intero organismo correggendo alterazioni posturali come: riduzione dell’ipertensione, delle difficoltà respiratorie, di quelle cardiache, di quelle gastrointestinali, di quelle sessuali e ginecologiche, scomparsa dell’emicrania, dell’insonnia, di dolori articolari, nonché miglioramento del tono dell’umore, ed anche talvolta della depressione.
Si può anche ipotizzare che non vi sia un’azione diretta fra questi sintomi e il cavo orale, ma in modo indiretto è chiaro affermare che la correzione della sindrome bucco-dentale migliori l’equilibrio generale dell’organismo rafforzandolo, così da non essere più sensibile a tutte le altre azioni negative.
Insomma, un’occlusione bilateralmente corretta, essendo in grado di equilibrare tutto l’apparato stomatognatico con il suo molteplice e complesso sistema neuro-muscolare, sarà in grado di inviare informazioni rafforzanti tutto il sistema muscolare del corpo nonché tutti gli organi interni ad esso collegato.
Risultato, il corpo forte della sua occlusione sarà in grado di contrastare senza fatica qualunque fattore di stress (stressor), mantenendo uno stato di benessere generale.
Lo ricordiamo, in passato, senza troppe conoscenze scientifiche, gli schiavisti sceglievano i loro schiavi principalmente dallo stato generale della dentatura, almeno così ci viene raccontato.
Bocca sana in corpore sano
Bocca sana in corpore sano diviene una bocca sana è l’espressione (e la garanzia) di un buon equilibrio generale dell’organismo.
Ogni intervento terapeutico sia farmacologico che chirurgico, esclusa la fase di urgenza, dovrebbe essere sempre preceduto (o seguito) da un’attenta e corretta valutazione occlusale, al fine di garantire, se necessario un corretto appoggio occlusale bilateralmente corretto.