Come stabilizzare la nostra mandibola e stimolare la propriocettività
Gli stop di retrusione, in realtà, sono Stop di anti-Retrusione.
Sono gli stop di retrusione a “stabilizzare” l’occlusione, ad “ancorare” la mandibola ed a far “sentire” il paziente “occluso”.
Sono un “naturale” elastico di seconda classe, che serve a stabilizzare la mandibola, proteggere le articolazioni temporo-mandibolari (ATM), fungere da fulcro per l’azione di muscoli fondamentali come il massetere, ecc.

Ricordiamo, che le ATM vengono protette dal lavoro combinato di stop di retrusione, che insieme agli stop occlusali, a loro volta, stop di verticalità, determinanti la dimensione Verticale (D.V.) ed alle guide condilari (angoli di eminenza e Bennet), che rappresentano le determinanti dell’occlusione dentale.
Stop di retrusione un elastico ortodontico naturale
Il miglior elastico “naturale” di seconda classe è lo stop di anti-retrusione, chiamato semplicemente di retrusione, in quanto distalizza il mascellare superiore e mesializza la mandibola, stimolando la crescita, a livello, della fibrocartilagine condilare articolare.
Purtroppo, è scarsamente o per nulla preso in considerazione, in ambito ortodontico.
Stop di anti-retrusione
Lo stop di anti-retrusione, poco studiato, rappresenta il più importante stabilizzatore mandibolare, dopo gli stop occlusali, finalizzato a garantire uno “stop sagittale” stabile, ed un fulcro eccezionale per l’effetto leva muscolare.
Lo stop di anti-retrusione è il punto di appoggio su cui la mandibola si stabilizza e si auto-centra, correggendo il rischio di disto-occlusione, che è sempre “possibile” dal lato della funzione masticatoria, soprattutto, se, unilaterale.
Spesso, osserviamo, nei nostri pazienti, la mancanza di stop anti-retrusione, in assenza dei quali, le arcate si attivano , esercitando trazioni muscolari.
Queste trazioni portano allo spostamento delle mediane, a cross-bite mono- e, talvolta, bi-laterali, a disto-occlusione, ad accentuazione della curva di Spee da quel lato, ed a tutti i fenomeni compensatori.
Questi fenomeni “compensatori” possono attraverso un meccanismo “torsionale”, portare ad ancorare la mandibola sul mascellare superiore, in assenza di “adeguati” stop di anti-retrusione.
Tutto questo accade perché manca la corretta dimensione verticale, che porta il sistema “bocca” a cercare il suo appoggio dal lato della minima dimensione verticale, esercitando il minor sforzo.
Questa ricerca penalizzala simmetria delle arcate ed aumenta l’ipertono delle catene controlaterali, che valutiamo nei recettori posti alle estremità del sistema corpo, ossia occhio e piedi.


Ipertono catene muscolari posturali
L’ipertono delle catene, legato a mancanza di un sostegno “anti-gravitario“ adeguato, si manifesta, appunto, a livello del muscolo retto esterno dell’occhio e del muscolo piriforme.
Quest’ultimo fa extra-ruotare il piede, aumentandone l’appoggio sul tallone, sfruttando così il sostegno anti-gravitario, ossia, il miglior appoggio podalico: piede extra-ruotato con appoggio esclusivo sul tallone.
Busquet
Questo consente all’altro piede, che è di appoggio stabilizzante in statica posturale e di spinta in dinamica deambulatoria, di sfruttare la caduta antero-mediale, come descritta da Busquet.
Questo garantisce al piede di appoggio stabilizzante, di ottenere un totale appoggio anti-gravitario con leggera spinta antero-mediale, in leggera pronazione, e ciò, soprattutto, attiva il caricamento torsionale del corpo sulle spalle e l’attivazione della catena miofasciale anti-gravitaria posteriore di Busquet.

Importante riconoscere gli stop di anti-retrusione
Insomma, se non impariamo a riconoscere l’assenza degli stop di retrusione mandibolare, in sede mascellare, od a rispettarli nel caso ci fossero, il nostro lavoro di Odontoiatri, ma, soprattutto, di Ortodontisti potrà essere vanificato da una destabilizzazione occlusale, causa di maggior disturbi ed insorgenza di sintomi nel paziente post-ortodontico.
Rischiamo con i nostri trattamenti ortodontici di far perdere all’occlusione malocclusa, quegli appoggi anche se, “precari” che si era costruita a scapito di un allineamento dei denti, delle arcate e dei mascellari stessi.
Reset deglutitorio
Appoggi che servono non solo alle funzioni su elencate, ma, anche, al “reset deglutitorio”, necessario per attivare, in modo corretto, le catene miofasciali centrali e laterali anteriori e posteriori, annulando così funzioni “perturbate”, quali le esclusive unilaterali ed i meccanismi di compenso torsionale, aggravando il quadro sintomatologico.
Importanti compiti degli stop di retrusione
Ancora, va sottolineato che gli stop di retrusione assolvono ad importanti compiti:
1-Impedire che la mandibola si arretri ulteriormente, andando a comprimere lo spazio retro-discale,
2-Permettere ai muscoli in particolare ai masseteri di esplicare la loro massima funzione contrattile, essendo questi gli unici muscoli del nostro corpo sprovvisti di organi muscolo-tendinei del Golgi, utilizzano in sostituzione i recettori parodontali, connessi con la propriocettività e, quindi, con il nucleo mesencefalico trigeminale.
3-Fungere da stimolo all’accrescimento mandibolare, fornendo una spinta in avanti ed in basso, ed arretrare i molari mascellari aumentando il sostegno posteriore al sistema cranio-vertebrale
4- Ampliare lo spazio dinamico per la funzione linguale,
ecc.
Stop di retrusione o “precontatti” ?
Purtroppo, e spesso, gli stop di retrusione naturali che l’occlusione mette in atto per impedire l’ulteriore scivolamento indietro della mandibola non ben conformata ed in appoggio esclusivo su di un solo lato, vengono interpretati dai più come PRECONTATTI.
Questo “disconoscimento” da parte dell’Odontoiatra porta alla loro Demolizione, mediante il “famigerato” MOLAGGIO SELETTIVO, con il semplice risultato di un peggior aggravamento del quadro sintomatologico.
Spesso, i Colleghi considerano “fisiologica” una condizione di adattamento funzionale ad una malocclusione, al fine di impedirne l’ulteriore aggravamento, vedi curva di Spee.
Tutti i problemi posturali di un paziente con malocclusione potrebbero essere ridotti con un banale intervento occlusale.
Innalzare i livelli di propriocettività e quindi di sostegno occlusale diviene prioritario per un Odontoiatra che voglia la Salute occluso-posturale dei suoi pazienti.
Auto-diagnosi
Un semplice test di auto-diagnosi che potete effettuare tutti, indistintamente, per comprendere se nella Vostra bocca siano presenti gli stop di anti-retrusione è sufficiente “succhiare a denti stretti” la Vostra lingua e valutare la percezione (presenza o meno) di un ancoraggio mandibolare, sui versanti cuspidali di premolari e molari,.
Di solito, mentre, gli stop di dimensione verticale, in massima intercuspidazione, sono le fosse distali dei premolari e le centrali dei molari, al contrario, gli stop di retrusione sono i versant di premolari e molari.
Chiamateci per una consulenza dr. Angelo Bernardis 3398258903 Specialista in Odontoiatria, Latina
